Sono Rosa Grasso, un'architetta e ricercatrice indipendente con base a Modigliana. Mi occupo di ristrutturazione, rigenerazione urbana, restauro e paesaggio, con un approccio che mette al centro il dialogo tra architettura, territorio e dimensione scenica. Il mio lavoro si fonda sull’attenzione per l’esistente e sull’esplorazione delle trasformazioni ambientali e sociali del nostro tempo, in particolare il rapporto tra progetto e cultura contemporanea.
Intreccio progettazione, ricerca e cura, con l’obiettivo di generare nuovi, evocativi luoghi abitabili, mettendo in scena - tramite il progetto - le unicità che emergono dalla mia lettura degli spazi e del loro contesto.
Attività professionale
Dal 2017 svolgo attività come architetta freelance, occupandomi di progetti di ristrutturazione e recupero per privati, con particolare attenzione alla relazione tra costruito e contesto naturale. Ho collaborato con studi italiani e internazionali come EMBT – Miralles Tagliabue, Lares Restauri, Lombardini 22, Marco Costanzi Architects, Studio TaSca e Bartoletti e Cicognani, partecipando a progetti di alto profilo in ambito residenziale, urbano e museale, come il restauro del Ponte di Rialto e della Ex Chiesa della Misericordia, la progettazione della cintura verde per l'ampliamento della tangenziale di Bologna, il progetto per la sezione educativa del Mambo di Bologna in occasione della mostra David Bowie is, l'elaborazione del concept per il Gompa di Adeje e progetti per abitazione residenziali ed alberghi di alto lusso a livello internazionale.
Impegno culturale e territoriale
Sono stata assessore alla cultura, turismo e politiche giovanili del Comune di Modigliana, contribuendo a politiche locali attente al paesaggio, alla creatività contemporanea e al rilancio delle aree interne. In questo ruolo ho ideato il Festival dei Sentieri Agrourbani, un progetto di valorizzazione turistica e culturale basato sull’estetica del camminare, a cui hanno collaborati artisti come Giacomo Cossio, Francesca Pasquali Werter Turroni, Chiara Lecca fino all'architetto premio pritzker Shigeru Ban con la sua Paper Log House for Hikers. Oggi con lo stesso spirito sono presidente dall'Associazione Agrourbana APS.
Formazione e ricerca
Ho conseguito la laurea in Architettura con lode presso l’Università di Bologna, con una tesi sul recupero dei territori abbandonati dell’Appennino tosco-romagnolo. Ho poi ottenuto un Dottorato in Architettura e Culture del Progetto, con una ricerca sul rapporto tra architettura, cambiamento climatico e paesaggi d’acqua, concentrandomi sul Delta del Po.
Durante il dottorato ho collaborato con TU Delft nel gruppo di ricerca Port City Futures, partecipando alla curatela di podcast e conferenze internazionali. Ho inoltre svolto esperienze formative presso ENSAP Lille, dove ho lavorato su progetti sperimentali sul tema “Lille et l’eau”, e presso Architecture Sans Frontière Italia sul tema dell’abitare sociale.
Ricerca, curatela e didattica
Sono autrice di pubblicazioni sul tema dell’acqua come materia di progetto e sul riuso dei territori fragili e marginali, pubblicate in contesti accademici nazionali e internazionali, tra cui Urbanistica Informazioni, APRU, UNA Europa, CPCL e TU Delft Press.
Sono stata relatrice in convegni internazionali come INU, APRU, UNA Europa, Urbanpromo e Université Paris Sorbonne. Ho svolto attività di tutoraggio accademico per diversi corsi di composizione architettonica e urbana all’Università di Bologna.